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SAN LORENZO DEL VALLO
Sancti Laurentii(950)
Casale Sanctu Laurentu (1543)
 
Panorama di San Lorenzo del Vallo
 
San Lorenzo del Vallo,piccolo centro agricolo della provincia di Cosenza,di circa 4000 anime,sorge su un altura dominante la valle dell'Esaro.Dista 54 km dal capoluogo di provincia ed è raggiungibile via A3 SA-RC con uscita a Tarsia e Spezzano Albanese-Sibari a nord e Altomonte e Firmo a sud.Posto a 339 metri sul livello del mare,ha una superficie di circa 15 km.
Il suo territorio risulta abitato fin dai tempi più remoti  ed quasi tagliato in due dal fiume Esaro affluente del Coscile.
San Lorenzo del Vallo fu attraversato dai soldati Cartaginesi di Annibale ed alle truppe romane che lo inseguivano,nonchè dalle truppe servili di Spartaco che tentava di fuggire verso la libertà.
Conseguentemente è ricco di testimonianze archeologiche.Forse per tutelare i territori bruzi e l'antica via Popilia, i Romani impiantarono un accampamento militare,poco lontano dal luogo dove  è attualmente ubicato il castello,chiamato''CASTRUM LAURENTUM''che in tarda epoca medioevale diede poi all'attuale centro abitato,detto allora''CASALE SANCTU LAURENTU''.Nella zona dove sorgeva l'accampamento furono rinvenuti 316 denari di età repubblicana (dal III al I secolo a.C.,oggi affidati al museo di Reggio Calabria) ed una preziosa Arula Fittile del V secolo a.C.( esposta un paio di anni fa a palazzo Grassi di Venezia nella mostra sulla ''Magna Grecia,oggi affidata al museo di Crotone).
 
 
Arula Fittile del V secolo a.C
 
Caduto l'Impero Romano,il territorio cadde nell'oblio fino a quando le prime invasioni dei pirati saraceni(951-952)convinsero i Greci Bizantini a costruire una discreta fortificazione sul punto più alto dell'altopiano di Fedula(frazione di San Lorenzo del Vallo)ed anche sul punto più stretto della Valle dell'Esaro,per proteggere l'antica via Popilia detta anche consolare ed ostacolare le orde piratesche che a quell'epoca giunsero fino a Cosenza e Castrovillari.Qui giunse nel 1047 Roberto Il Guiscardo,che partendo proprio da questo castello dopo averlo adeguatamente ''ristrutturato''fece la fortuna dei Normanni in Italia Meridionale,cambiandogli il nome da ''CASTRUM SCRIBLAE'' in ''CASTRUM JENTILINI'',come divenne poi noto nelle carte medioevali, per onorare la terra ospitale.Oggi ne restano discreti avanzi,come la cinta di mura poligonale(in parte franata),il sotterraneo e la torre carenata che denota il tipico dongione normanno.
 
      
          Torre Jentilino XI secolo    
                                                
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